Archivio mensile:Agosto 2020

Il nuovo vaccino trivalente per i conigli

È disponibile da qualche mese un nuovo vaccino trivalente per i conigli (Nobivac Myxo-RHD PLUS), che sostituisce il precedente vaccino bivalente contro mixomatosi e MEV1. Vediamo di conoscerlo più da vicino, visto che è un’arma in più per proteggere la salute dei conigli.

Come funziona il vaccino trivalente

Questo vaccino protegge contro tutte e tre le malattie virali del coniglio: la mixomatosi e i due ceppi di malattia emorragica virale (MEV1 e MEV2). Si può utilizzare a partire da 5 settimane di età; il coniglio è protetto dopo 3 settimane. La sua efficacia dura un anno e va ripetuto annualmente per tutta la vita del coniglio.

Il vaccino è efficace e molto ben tollerato; gli effetti collaterali negativi sono molto rari. Può essere usato anche in gravidanza.  Come tutti i vaccini, va utilizzato solo su animali sani, perciò è importante che il coniglio sia visitato da un veterinario esperto in conigli prima della vaccinazione. Continua la lettura di Il nuovo vaccino trivalente per i conigli

7 cose che i gatti odiano di noi

 

  1. Essere lasciati soli

I gatti sono animali solitari per natura, ma i gatti di casa si legano molto alle persone che li accudiscono, come un gattino con la madre. Non amano essere lasciati soli a lungo, o essere ignorati o trascurati. Se per motivi di lavoro siete assenti a casa a lungo cercate di passare del tempo di qualità con il vostro gatto. Fatelo giocare e fategli tante coccole, parlategli e lasciate che stia vicino a voi. Se state decidendo di adottare un gatto ma sapete che resterebbe a casa da solo a lungo un’ottima soluzione è di prendere due gattini insieme. Crescendo andrebbero sicuramente d’accordo, mentre per un gatto adulto l’introduzione di un nuovo gatto può essere problematica.

  1. Coccole troppo aggressive

I gatti sono molto diversi per quanto riguarda le coccole. Alcuni non vorrebbero mai che smettessimo di carezzarli, altri invece hanno una bassa tolleranza per il contatto fisico e dopo alcuni minuti reagiscono con aggressività. Bisogna quindi rispettare ciò che il gatto considera accettabile e osservare i segnali che indicano che ne sta avendo abbastanza, come la tensione del corpo e la coda agitata. Ci sono inoltre zone che alcuni gatti non sopportano di farsi toccare, come la groppa o la pancia. In questi animali ci si deve limitare a carezzare e grattare la testa e il mento.

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