La corretta gestione delle cavie

corretta gestione cavie

Per garantire il benessere delle cavie è essenziale creare un ambiente adeguato alle loro esigenze etologiche e fornire una corretta gestione.

Alloggio

Le cavie necessitano di uno spazio sufficientemente ampio per muoversi e svolgere le loro attività quotidiane. La dimensione minima consigliata per una gabbia è di 120 cm x 60 cm per una coppia di cavie, ma se possibile si possono fornire spazi maggiori.

La gabbia deve essere posizionata in un’area tranquilla, lontana da correnti d’aria, umidità eccessiva e fonti di calore. La temperatura ideale per le cavie varia tra i 18 e i 24°C. Evitate di collocare la gabbia in luoghi rumorosi o vicino a dispositivi elettronici che possano causare vibrazioni.

Il fondo della gabbia dovrebbe essere rivestito con uno strato di materiale morbido e assorbente, come pellet di carta o di legno ricoperti di fieno, o strati di coperte di pile, per facilitare la pulizia e mantenere l’ambiente igienico.

Arricchimento ambientale per le cavie

Le cavie sono animali curiosi e attivi che necessitano di stimolazione e opportunità per esplorare e interagire con il loro ambiente. Arricchite l’ambiente con accessori come tunnel, piattaforme, ponti e casette di legno o plastica. Questi oggetti aiutano a prevenire la noia e favoriscono l’esercizio fisico.

È importante fornire una zona dove le cavie possano rifugiarsi e nascondersi, in modo da sentirsi al sicuro e protette, quindi le casette o altri tipi di rifugi sono molto importanti. Continua la lettura di La corretta gestione delle cavie

Le lesioni da forasacco

Lesioni da forasacco

Le lesioni da forasacco sono un problema comune tra i cani (e talvolta interessano i gatti), specialmente durante i mesi estivi. Un forasacco è un corpo estraneo costituito da una spiga di graminacea, che può penetrare la pelle, i tessuti molli e gli organi interni, causando una serie di problemi di salute. Il forasacco presenta delle minuscole spicole che fanno in modo che il forasacco si spinga in avanti nei tessuti, ma non possa retrocedere. Per questo motivo penetra sempre più in profondità nei tessuti e non può uscire spontaneamente.

I forasacchi si trovano comunemente in prati, campi e altri ambienti in cui l’erba cresce incolta. Quando il cane cammina o corre in queste aree, i forasacchi possono attaccarsi ai peli e penetrare la pelle o le mucose, causando una lesione. Le parti del corpo più comunemente colpite sono le zampe, le orecchie, il naso e gli occhi, ma i forasacchi possono anche penetrare nell’intestino, nel petto e nell’addome del cane, causando gravi problemi di salute.

Sintomi 

I sintomi delle lesioni da forasacco possono variare in base al punto in cui penetra e alla gravità dell’infezione secondaria. Continua la lettura di Le lesioni da forasacco

Guida all’acquisto di un pappagallo da compagnia: le cose da sapere prima

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Se state pensando di comprare un pappagallo da compagnia, è importante sapere che queste creature affascinanti e intelligenti hanno bisogno di cure e attenzioni particolari e rappresentano un grande impegno. Il loro acquisto va ben ponderato e non deve avvenire d’impulso. In questo articolo, esploreremo alcuni aspetti chiave da considerare prima di portare a casa un pappagallo, tra cui alimentazione, longevità, spazio, necessità di compagnia e volo, e l’importanza di avere un veterinario competente in medicina aviare.

Dove acquistare il pappagallo

Rivolgetevi solo a negozianti o allevatori fidati. Non acquistate pappagalli nelle fiere, dove il venditore può poi rendersi irreperibile in caso di problemi. Il pappagallo deve essere tenuto in condizioni igieniche eccellenti e senza sovraffollamento. Ricordate che alcune specie non sono di libera vendita ma devono essere accompagnate da un documento CITES che ne attesta la provenienza legale.

Alimentazione

La dieta di un pappagallo è fondamentale per la sua salute e longevità. I pappagalli necessitano di una dieta varia ed equilibrata composta da pellet di qualità, frutta fresca, verdure e cereali integrali. Le diete basate sulle miscele di semi sono carenti e squilibrate, e alla lunga causano seri problemi di salute. Evitate di offrire loro alimenti ad alto contenuto di grassi, zuccheri o sali, come snack per umani, poiché possono causare problemi di salute. Inoltre, alcune specie di pappagalli hanno esigenze nutrizionali specifiche, quindi informatevi sulla dieta appropriata per la specie che state considerando.

Longevità

I pappagalli sono noti per la loro notevole longevità, con alcune specie che possono vivere oltre 50 anni. Prima di decidere di accogliere un pappagallo in famiglia, assicuratevi di essere disposti a impegnarvi per tutta la durata della sua vita. La longevità varia a seconda della specie; ad esempio, una cocorita può vivere fino a 10-15 anni, mentre un’ara può superare i 60 anni. Continua la lettura di Guida all’acquisto di un pappagallo da compagnia: le cose da sapere prima

L’aggressività nel gatto: cause e soluzioni

aggressività nei gatti

Se avete un gatto, può esservi capitato che il vostro amato felino abbia mostrato un comportamento aggressivo nei vostri confronti. Questo può essere preoccupante e frustrante, soprattutto quando non si riesce a capire il motivo di tale comportamento. In questo articolo, esploreremo alcune delle possibili cause dell’aggressività nei gatti e vi forniremo suggerimenti su come risolvere il problema.

Cause dell’aggressività nei gatti

L’aggressività nei gatti può essere causata da una serie di fattori, tra cui:

  1. Dolore o disagio. Se il vostro gatto è ferito o malato, potrebbe reagire con aggressività quando viene toccato o sollevato, specialmente se il dolore è localizzato in una determinata area del corpo. In questo caso, è importante consultare un veterinario per capire la causa del dolore e ricevere il trattamento appropriato.
  2. Paura o ansia. I gatti possono diventare aggressivi quando si sentono minacciati o spaventati. Questo può accadere a seguito di un cambiamento nell’ambiente, come l’introduzione di un nuovo animale domestico o un trasloco, o dopo un’esperienza traumatica, come un incidente o un attacco da parte di un altro animale.
  3. Territorialità. I gatti sono animali territoriali e possono mostrare aggressività se ritengono che il loro territorio sia minacciato. Questo può includere il loro spazio personale, come il posto preferito sul divano, o una zona più ampia, come il giardino o l’intera casa.
  4. Comunicazione inadeguata. A volte, i gatti possono utilizzare l’aggressività per comunicare i loro bisogni o desideri. Ad esempio, potrebbero mordere o graffiare per farvi sapere che vogliono essere lasciati in pace o per attirare la vostra attenzione su qualcosa.
  5. Gioco aggressivo. I gatti, soprattutto i cuccioli, possono mostrare un comportamento aggressivo durante il gioco. Questo può essere dovuto a un eccesso di energia o alla mancanza di socializzazione e apprendimento di un comportamento di gioco appropriato. Ciò si verifica spesso con i gattini orfani o che sono stati separati troppo presto dalla madre e non hanno imparato a controllare l’aggressività nel gioco.

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Se il gatto odia viaggiare nel trasportino

gatto nel trasportinoPortare dal veterinario un gatto che odia stare rinchiuso nel trasportino può essere una sfida, ma ci sono alcuni consigli che potrebbero aiutare a rendere il processo meno stressante sia per il gatto che per il proprietario.

Per facilitare l’introduzione del gatto nel trasportino:

  • Il gatto deve familiarizzarsi per tempo con il trasportino e abituarsi alla sua presenza. Si deve lasciare il trasportino sempre a disposizione del gatto, con la porta aperta, mettendo all’interno una morbida copertina e dei giochi. Il trasportino va posto in un luogo tranquillo e familiare per il gatto. Se il trasportino viene tirato fuori solo prima del viaggio, il gatto capisce subito cosa state progettando e potrebbe nascondersi o mettersi in allarme.
  • Utilizzate un trasportino abbastanza grande: il gatto deve avere spazio per muoversi e girarsi, ma non tanto spazio da poter scivolare o cadere durante il trasporto. Un trasportino troppo grande inoltre può essere più difficile da portare.
  • Mettete sul fondo del trasportino un grosso asciugamano ripiegato. Se il gatto dovesse urinare, questo impedirà che si inzuppi il pelo di urina.
  • Se risulta difficile mettere il gatto dentro il trasportino infilandolo per la testa, provate in questo modo. Mettete il trasportino contro una parete in modo che non si sposti. Mettete una mano sotto il torace del gatto (dietro le zampe anteriori) e una dietro il posteriore, sollevatelo leggermente e infilatelo dentro dalle zampe posteriori. Appena dentro chiudete la porticina. Introdurre il gatto “in retromarcia” di solito funziona.
  • I gatti possono percepire lo stress dei loro proprietari, quindi cercate di rimanere calmi e tranquilli prima di chiudere il gatto nel trasportino e durante il viaggio, per non trasmettergli ansia.

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Urinazione da sottomissione e da eccitazione nel cane

Urinazione da sottomissione e da eccitazione nel cane

Può accadere che un cane urini in un contesto non appropriato, pur non avendo problemi di incontinenza. I casi in cui questo si verifica sono due: come segnale di sottomissione (urinazione da sottomissione) o quando è molto eccitato (urinazione da eccitazione). Continua la lettura di Urinazione da sottomissione e da eccitazione nel cane

La perdita di peso eccessiva nel coniglio

 

La perdita di peso nel coniglio è un obiettivo che si vuole ottenere nei conigli obesi che hanno un’alimentazione scorretta, basata sui mangimi e/o ricca di frutta e carote. Tuttavia vi sono casi in cui il coniglio, che prima aveva un peso forma ottimale, dimagrisce in  modo eccessivo e senza un motivo evidente. La perdita di peso diventa generalmente motivo di preoccupazione quando il coniglio perde il dieci per cento o più del suo peso corporeo normale. Purtroppo a volte è difficile, per il proprietario, accorgersi tempestivamente del dimagramento, in quanto il pelo folto può mascherare il deperimento muscolare. È per questo motivo che è tanto importante pesare regolarmente l’animale e registrare il suo peso. Il modo migliore di farlo è utilizzando una bilancia per neonati, facile da reperire.

La perdita di peso può essere causata da una malattia oppure dall’insufficiente ingestione di alimento ed è correlata a una diminuzione della massa muscolare, oltre che del grasso corporeo. La si può notare se si palpa il coniglio a livello delle ossa del bacino, che devono essere ricoperte da tessuto muscolare e non devono essere avvertite chiaramente al tatto.

Se si nota una magrezza eccessiva alla palpazione o una perdita di peso al controllo con la bilancia, anche se il coniglio appare vivace e non mostra segni particolari di malessere, è importante richiedere subito un consulto con un veterinario esperto in conigli pet. Solo così si può identificare e correggere, se possibile, la causa. Continua la lettura di La perdita di peso eccessiva nel coniglio

età sterilizzazione coniglie

A che età si deve sterilizzare la coniglia?

Nella coniglia la sterilizzazione è un intervento indispensabile, in quanto permette di prevenire i tumori dell’utero e altre patologie meno comuni ma ugualmente gravi. In questa specie i tumori uterini sono particolarmente frequenti. Sono rari sotto i tre anni di età ma nelle coniglie mature e anziane si arriva a un’incidenza dell’80%. Sono tumori che, se non vengono asportati in tempo, causano la morte della coniglia entro un paio d’anni.

Ma qual è l’età “giusta” per la sterilizzazione?

Nel maschio la sterilizzazione si può effettuare indifferentemente ad ogni età (posto che lo stato di salute lo permetta) a partire da quando i testicoli discendono, a circa tre mesi di età. Nella coniglia c’è un periodo ottimale, che va dai 6 ai 12 mesi di età. Prima dei 6 mesi l’apparato riproduttivo è immaturo e i tessuti sono piccoli, fragili e difficili da manipolare, rendendo complicato l’intervento. Le ovaie, infatti, non sono ancora entrate in azione per stimolare lo sviluppo dell’utero. Continua la lettura di A che età si deve sterilizzare la coniglia?

cane monta

Come far smettere al cane di montare

Per i cani montare è un comportamento perfettamente normale e innocuo e, se occasionale, può essere ignorato. Quando però diventa un’abitudine o peggio un comportamento compulsivo, risulta imbarazzante e maleducato, soprattutto se il cane lo fa con persone che non gradiscono la cosa o che hanno paura dei cani, o se lo fa con altri cani infastidendoli. È quindi un comportamento che va contrastato e prima lo si ferma, meglio è.

Perché i cani montano

La monta è principalmente un atto sessuale che, quando il cane è eccitato, può anche essere sfogato sulle persone o su oggetti inanimati. Spesso è legata a un comportamento di dominanza, più comune nei maschi ma presente anche nelle femmine; lo fanno anche gli animali sterilizzati. I cani possono montare altri cani o persino gli esseri umani come segno di stress, quando sono sovreccitati o semplicemente perché non sono adeguatamente socializzati. Un cane può montare la gamba del proprietario per sfogare la sua eccitazione sessuale, ma anche per affermare la sua dominanza su di lui. Un cagnolino può montare la gamba di un visitatore perché è molto vivace e vuole farsi notare.

I cani insicuri cercano di montare un altro cane o una persona quando sentono il bisogno di affermare la propria posizione dominante o di stabilire il controllo su qualcuno. Se vengono ignorati dai loro proprietari o se si sentono sfidati dalla presenza di un visitatore o di un altro animale i cani possono montare per attirare su di sé l’attenzione. Continua la lettura di Come far smettere al cane di montare