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Esistono animali da compagnia ipoallergenici?

gatti ipoallergenici

Molte persone affette da allergia si chiedono se esistono animali da compagnia ipoallergenici (che non causano allergie) perché vorrebbero un animale da compagnia. Purtroppo la risposta è: no, non esistono animali o razze ipoallergeniche di mammiferi o uccelli. Si tratta solo di miti.

Cani, gatti, ratti, topi, cavie, conigli, cincillà, criceti, gerbilli e persino i ricci (in pratica tutti i mammiferi) sono in grado di provocare reazioni allergiche. Contrariamente a quanto molti credono, non è il pelo in sé che scatena l’allergia, ma forfora, saliva e urina. Infatti possono provocare allergie anche i barboncini (che perdono il pelo meno frequentemente degli altri cani) o i gatti senza pelo (Sphynx). È interessante notare che l’esposizione agli animali da compagnia durante il periodo neonatale, e quindi ai microbi a loro associati, modifica il sistema immunitario dei bambini e in seguito riduce il rischio di contrarre malattie e reazioni allergiche. È il caso di dire che crescere con gli animali fa bene. Continua la lettura di Esistono animali da compagnia ipoallergenici?

I gatti e gli oli essenziali

oli essenziali e gatti

Con la diffusione sempre maggiore nelle nostre case di diffusori di oli essenziali è importante porsi il problema se tali sostanze possono essere pericolose per i nostri animali. Non vi sono ancora dati definitivi, ma l’ Animal Poison Control Center americano ha postato questo interessante articolo che vi traduco. Riguarda il gatto, ma gli avvertimenti che lancia possono essere estesi ad altri animali come conigli, piccoli roditori e uccelli. Questi ultimi in particolare hanno un apparato respiratorio molto delicato e non dovrebbero mai essere esposti a sostanze volatili estranee tra cui gli oli essenziali.


Gli oli essenziali sono componenti volatili e organici delle piante che contribuiscono alla fragranza e al gusto. Vengono estratti dalle piante tramite distillazione o spremitura a freddo. Gli oli essenziali sono utilizzati in vari modi: come insetticidi, nelle aromaterapie, in prodotti per la cura personale (ad es. antibatterici), aromatizzanti, rimedi a base di erbe e pot-pourri liquidi.

Gli oli essenziali possono rappresentare un rischio di tossicità per gli animali domestici, in particolare per i gatti. Sono rapidamente assorbiti sia per via orale che attraverso la pelle e vengono quindi metabolizzati nel fegato. Nei gatti è assente un enzima essenziale prodotto dal fegato e quindi hanno difficoltà a metabolizzare ed eliminare alcune tossine come gli oli essenziali. I gatti sono anche molto sensibili ai fenoli e ai composti fenolici, che si trovano in alcuni oli essenziali. Maggiore è la concentrazione dell’olio essenziale (cioè il 100%), maggiore è il rischio per il gatto. Continua la lettura di I gatti e gli oli essenziali

La vecchiaia non è una malattia

 

vecchiaia cane gatto

La vecchiaia non è una malattia e non deve essere una scusa per non offrire le cure necessarie a un animale anziano. Quando un animale invecchia è più probabile che vada incontro a varie patologie che richiedono trattamenti medici o chirurgici, ma questi problemi possono e devono essere trattati adeguatamente per non provocargli sofferenze e abbreviare la sua aspettativa di vita. Si possono fare molti esempi al riguardo.

Le cagne non sterilizzate vanno facilmente incontro a tumori mammari, che se non asportati in tempo possono diventare enormi, ulcerarsi, infettarsi e richiedere l’eutanasia, oppure possono dare metastasi che invadono i polmoni causando la morte perché l’animale non riesce più a respirare. Anche le infezioni dell’utero (piometra) sono comuni nelle cagne anziane non sterilizzate.

Cani e gatti anziani hanno spesso problemi ai denti: gengive infiammate, denti mobili e radici scoperte, tartaro. Queste condizioni non solo causano dolore cronico ma abbreviano l’aspettativa di vita, in quanto i batteri e le sostanze tossiche che questi producono causano danni agli organi interni (in particolare cuore e reni). Continua la lettura di La vecchiaia non è una malattia

Obesità e infiammazione: una relazione pericolosa

 

Tutti sanno che l’obesità è un fattore di rischio per la salute, ma quello che è poco noto è la relazione tra l’obesità e l’infiammazione causata dal grasso: il tessuto adiposo produce sostanze che causano infiammazioni croniche. Combattere l’obesità porta quindi a un netto miglioramento delle condizioni di vita. L’obiettivo della dieta deve essere questo e non una semplice riduzione dei numeri sulla bilancia.

Sappiamo che le persone obese soffrono di molte patologie legate all’infiammazione, causa di dolori più o meno intensi, oltre ad affaticamento cronico, malessere, minor vitalità. Possiamo ritenere che i nostri pet affetti da obesità provino gli stessi disturbi. In aggiunta, sappiamo che l’obesità predispone i nostri animali alle stesse conseguenze negative che si manifestano nelle persone: diabete di tipo 2 e resistenza all’insulina, ipertensione, patologie renali, artrite con i conseguenti  dolori cronici debilitanti. Tutte queste condizioni possono essere prevenute con una dieta adeguata e uno stile di vita sano.

Obesità e cancro

L’obesità purtroppo porta con sé una conseguenza anche peggiore di quelle elencate finora. Continua la lettura di Obesità e infiammazione: una relazione pericolosa

Perché non si dovrebbero regalare animali per le feste

Perchè non regalare animali

Regalare un animale per le feste può essere una cosa bellissima e un dono gradito, ma spesso si può rivelare una pessima idea.

Un animale è sempre un impegno importante. Che sia un cane, un gatto, un coniglio, un criceto o un pesce rosso, si tratta di creature viventi che richiedono cure, attenzioni, tempo e passione. Chi riceve questo tipo di dono può all’inizio essere preso dalla novità, ma poi perdere interesse e trascurare l’animale. Questo è spesso il caso con i bambini, che possono rapidamente sviluppare nuovi interessi lasciando i genitori a doversi occupare del dono imprevisto. Inoltre gli animali sono un impegno a lungo termine: un gatto può vivere oltre 15 anni, un cane 12-15 anni, un coniglio 9-10 anni. Anche un piccolo criceto va accudito con attenzione e responsabilità per almeno 2-3 anni. Un animale non va comprato d’impulso e non va regalato per creare un momento di sorpresa ed eccitazione il giorno della festa, senza pensare all’impegno che comporterà per chi lo riceve. Continua la lettura di Perché non si dovrebbero regalare animali per le feste