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6 modi per mantenere in salute i cani anziani

 

I cani invecchiano molto più rapidamente di noi e anche loro possono soffrire per i disturbi della vecchiaia.  La longevità di ogni individuo dipende da fattori genetici, dalla dieta e dall’ambiente. Anche non possiamo influire sulla genetica e non possiamo estendere per sempre la vita del cane, possiamo fare molto per aiutarlo a mantenersi sano fisicamente e mentalmente, perché possa tenerci compagnia più a lungo possibile.

1. Alimentazione adatta all’età

I cani anziani beneficiano di una dieta specifica per la loro età. Poiché in genere sono meno attivi hanno bisogno di una dieta con livelli di calorie più contenuti, ma necessitano di una maggior quantità di antiossidanti. Il fabbisogno di proteine non diminuisce, a causa di una ridotta capacità di sintesi. Le marche migliori hanno linee di alimenti formulate specificatamente per i cani “senior”.  Tuttavia, non tutti i cani invecchiano nello stesso modo e ogni cane può aver bisogno di consigli dietetici specifici.

L’integrazione con antiossidanti, acidi grassi e altre sostanze può aiutare condizioni specifiche come l’invecchiamento cerebrale, l’insufficienza epatica o l’artrosi. I cani anziani inoltre possono gradire maggiormente una dieta più morbida, con maggiori quantità di acqua. Ammorbidire le crocchette con acqua o brodo, o mescolarle a cibi umidi, può stimolare l’assunzione di cibo.

2. Curare i denti

L’igiene dentale è particolarmente importante nei cani anziani. La regolare pulizia fatta a casa aiuta a mantenere sana la dentatura e a prevenire dolorose infiammazioni delle gengive e la perdita dei denti. Se il cane non accetta di farsi pulire i denti provate i bastoncini e i giochi per l’igiene dentale. In caso di tartaro e gengivite occorre effettuare la pulizia dal veterinario. I denti che presentano le radici scoperte vanno estratti per eliminare il dolore cronico associato a questa condizione. Continua la lettura di 6 modi per mantenere in salute i cani anziani

Combattere l’obesità di cani e gatti in cinque mosse

L’eccesso di grasso porta con sé gravi conseguenze per la salute e la diminuzione dell’aspettativa di vita, ma combattere l’obesità è possibile.  La perdita di peso, condotta correttamente, cambia letteralmente la vita. Cani e gatti obesi quando vengono portati al peso ideale appaiono letteralmente ringiovaniti. Da animali pigri e letargici diventano vitali e giocosi come quando erano cuccioli. Questo aspetto è il più importante e il più gratificante nel decidere di metterli a dieta e permette di affrontare ogni difficoltà avendo in mente il risultato finale.

Ecco alcuni consigli per aiutare i nostri animali a raggiungere e mantenere il peso forma.

1. Riconoscere il problema

Per attuare un programma di riduzione di peso il primo passo consiste nel riconoscere il problema. È necessario valutare regolarmente il peso con una bilancia accurata. Le bilance per persone non sono adatte a valutare il peso di animali piccoli, come i gatti, ed è difficile usarle per pesare animali pesanti come i cani sopra i 25-30 kg, che andrebbero tenuti in braccio. Il veterinario in genere ha bilance adatte a pesare gli animali e dovrebbe registrare il peso ad ogni visita, per valutare l’andamento del peso nel tempo.

Un metodo empirico consiste nel valutare lo strato di tessuto adiposo toccando le costole. Passando una mano sul costato dovreste riuscire a palpare le coste sotto un sottile strato di pelle. Se per sentire le coste dovete premere attraverso uno spessore di grasso, è probabile che il vostro animale sia troppo grasso. Guardando l’animale di lato la pancia non deve pendere verso il basso. Gli animali in linea hanno un ventre teso, non pendulo o a forma di botte. In caso di dubbio, chiedete un parere al veterinario. Continua la lettura di Combattere l’obesità di cani e gatti in cinque mosse

Obesità e infiammazione: una relazione pericolosa

 

Tutti sanno che l’obesità è un fattore di rischio per la salute, ma quello che è poco noto è la relazione tra l’obesità e l’infiammazione causata dal grasso: il tessuto adiposo produce sostanze che causano infiammazioni croniche. Combattere l’obesità porta quindi a un netto miglioramento delle condizioni di vita. L’obiettivo della dieta deve essere questo e non una semplice riduzione dei numeri sulla bilancia.

Sappiamo che le persone obese soffrono di molte patologie legate all’infiammazione, causa di dolori più o meno intensi, oltre ad affaticamento cronico, malessere, minor vitalità. Possiamo ritenere che i nostri pet affetti da obesità provino gli stessi disturbi. In aggiunta, sappiamo che l’obesità predispone i nostri animali alle stesse conseguenze negative che si manifestano nelle persone: diabete di tipo 2 e resistenza all’insulina, ipertensione, patologie renali, artrite con i conseguenti  dolori cronici debilitanti. Tutte queste condizioni possono essere prevenute con una dieta adeguata e uno stile di vita sano.

Obesità e cancro

L’obesità purtroppo porta con sé una conseguenza anche peggiore di quelle elencate finora. Continua la lettura di Obesità e infiammazione: una relazione pericolosa

Quanto devono mangiare i conigli?

coniglio mangia fienoPartendo dal presupposto che l’alimentazione sia corretta (fieno, erba e verdure) la domanda non ha molto senso. Sarebbe come chiedere quanto deve dormire un gatto o quanto deve volare un canarino. Abituati a sentire parlare di problemi di obesità, molti pensano che i conigli debbano mangiare una certa quantità di alimento per non andare incontro a problemi alimentari. In realtà, la dieta corretta è molto ricca di fibra (che è indispensabile per la salute dell’apparato digerente e della dentatura) e povera di grassi. Il coniglio deve mangiare per diverse ore al giorno per ricavare da un regime alimentare relativamente povero i nutrienti di cui ha bisogno. Inoltre, in condizioni ideali il coniglio mangia fino a soddisfare le sue necessità caloriche, non di più. Quando è sazio, smette. Sono gli alimenti inadeguati che interferiscono con il meccanismo di sazietà, per cui l’animale mangia perché il cibo gli piace molto, e non per nutrirsi. Continua la lettura di Quanto devono mangiare i conigli?