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I conigli hanno bisogno di esercizio fisico

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Se consideriamo i conigli selvatici, possiamo vedere quanta attività fisica compiono ogni giorno per procurarsi il cibo, sorvegliare il territorio e cercare i partner. Anche se la vita in libertà è piena di pericoli, hanno il vantaggio di potersi muovere liberamente, correre, scavare.

Per i conigli di casa vi è spesso la falsa credenza che siano animali “da gabbia”, facili da gestire perché possono vivere costantemente rinchiusi. In realtà ciò è completamente falso e tenere un coniglio chiuso in gabbia per tutta la vita è altrettanto crudele che tenervi un cane o un gatto. Il coniglio rinchiuso non si lamenta, non miagola e non abbaia, spesso non fa alcun tentativo di uscire, ma la sua è comunque una condanna. Continua la lettura di I conigli hanno bisogno di esercizio fisico

Nati liberi

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Molti credono che i conigli pet debbano vivere in gabbia, come i criceti. A parte il fatto che neppure ai criceti piace vivere rinchiusi, pensiamo a come vivono i conigli allo stato naturale, liberi di correre nei prati, scavare lunghi tunnel sotterranei, esplorare e brucare l’erba. Tenerli rinchiusi in gabbia è sbagliato quanto tenerci rinchiuso un cane o un gatto. I conigli sono animali intelligenti, curiosi, pieni di vita, che amano correre, saltare ed esplorare. Confinarli in gabbia li rende tristi e annoiati; purtroppo i conigli non abbaiano o miagolano e non raspano le sbarre con le zampe per segnalare la loro insofferenza alla reclusione, ma il fatto che se ne stiano buoni e tranquilli non è benessere ma quieta rassegnazione.

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A prova di coniglio

I conigli sono intelligenti, curiosi e pieni di vitalità; tenerli rinchiusi in gabbia è come tenere in gabbia un cane o un gatto. Tuttavia gli spazi in cui li liberiamo possono contenere ogni sorta di pericolo: occorre quindi una certa pianificazione per mettere l’ambiente domestico in sicurezza. Vale sempre la regola che il coniglio in libertà va sorvegliato con attenzione, almeno per i primi tempi, in modo da osservare il suo comportamento e notare quali danni può provocare all’arredo ma soprattutto a sé stesso.

Inizialmente lo si può confinare in una sola stanza, quella più facile da rendere “a prova di coniglio”. Per evitare di tenere la porta costantemente chiusa si può utilizzare un cancelletto da applicare alla porta, di quelli che servono a limitare gli accessi ai bambini piccoli. Se si tratta poi di un cucciolo appena arrivato, un’ampia gabbia può rappresentare per i primi tempi una zona sicura in cui tenerlo al riparo dai pericoli fino a che non si è ambientato e non abbiamo imparato a rendere sicura la casa. Continua la lettura di A prova di coniglio