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Topi e ratti, un pericolo per le tartarughe

tarta e ratto

Uno dei pericoli più gravi e insidiosi per le tartarughe terrestri è l’attacco da parte di topi e ratti selvatici. Questi roditori sono in grado di rodere gli arti e la corazza e causare lesioni gravi, invalidanti e spesso mortali, anche a tartarughe adulte rinchiuse nel guscio. I poveri e indifesi rettili vengono letteralmente mangiati vivi, perché per istinto quando si sentono aggrediti non conoscono altra difesa che restare retratti nella corazza, diventando facile preda dei roditori affamati.

Queste aggressioni avvengono in due circostanze: durante la notte oppure durante il letargo. Possono verificarsi inaspettatamente, ai danni di tartarughe che hanno vissuto per anni nello stesso giardino senza aver mai subito alcun attacco, oppure ripetersi periodicamente. Questo fatto ci dice due cose importanti. 1. Mai escludere a priori che le tartarughe possano venire aggredite dai roditori (salvo avere dei gatti abili cacciatori). 2. Se vi è stato un attacco una volta, dare per assodato che potrà verificarsi ancora e prendere provvedimenti per evitarlo. Continua la lettura di Topi e ratti, un pericolo per le tartarughe

Il risveglio dal letargo delle tartarughe terrestri

Chi possiede delle tartarughe di terra alla fine dello scorso autunno le avrà viste interrarsi in giardino per iniziare il letargo invernale. Le tartarughe, infatti, come tutti i rettili dipendono dal calore del sole per fornire energia al loro metabolismo, e con il freddo non riuscirebbero a sostenere le loro attività fisiologiche. Sprofondate nel terreno, le tartarughe restano in una sorta di animazione sospesa, rallentando il metabolismo all’estremo e sopravvivendo grazie alle riserve corporee accumulate alimentandosi durante il periodo caldo e all’acqua accumulata nella vescica.

Quando, in primavera, la temperatura ambientale risale sopra i 10°C, l’organismo del rettile inizia a rimettersi in moto. Il letargo non è un tranquillo sonno invernale, ma un periodo potenzialmente molto rischioso se non si svolge in maniera ottimale. Se la temperatura è rigida, arrivando a zero gradi o meno, i tessuti si congelano causando danni di vario grado, come paralisi, cecità, lesioni cerebrali. Continua la lettura di Il risveglio dal letargo delle tartarughe terrestri