Nella coniglia la sterilizzazione è un intervento indispensabile, in quanto permette di prevenire i tumori dell’utero e altre patologie meno comuni ma ugualmente gravi. In questa specie i tumori uterini sono particolarmente frequenti. Sono rari sotto i tre anni di età ma nelle coniglie mature e anziane si arriva a un’incidenza dell’80%. Sono tumori che, se non vengono asportati in tempo, causano la morte della coniglia entro un paio d’anni.
Ma qual è l’età “giusta” per la sterilizzazione?
Nel maschio la sterilizzazione si può effettuare indifferentemente ad ogni età (posto che lo stato di salute lo permetta) a partire da quando i testicoli discendono, a circa tre mesi di età. Nella coniglia c’è un periodo ottimale, che va dai 6 ai 12 mesi di età. Prima dei 6 mesi l’apparato riproduttivo è immaturo e i tessuti sono piccoli, fragili e difficili da manipolare, rendendo complicato l’intervento. Le ovaie, infatti, non sono ancora entrate in azione per stimolare lo sviluppo dell’utero.
Dai 6 ai 12 mesi di età è sufficiente asportare le ovaie, lasciando l’utero. Questo tipo di intervento presenta alcuni vantaggi rispetto alla rimozione completa di utero e ovaie. È un po’ più rapido (quindi l’anestesia dura meno), richiede una minor manipolazione degli organi interni e comporta una ripresa più rapida dall’operazione.
Quando le ovaie vengono asportate cessa completamente la produzione di ormoni sessuali e quindi la loro influenza sui tessuti dell’utero. L’utero si atrofizza completamente e in seguito non potrà più andare incontro ad alcuna patologia.
Fatto non meno importante, togliendo solo le ovaie si evita una possibile complicanza dell’asportazione dell’utero: la comparsa di aderenze. Gli organi interni del coniglio, se manipolati in modo poco delicato, possono “attaccarsi” tra loro. Ad esempio, il moncone della vagina, rimasto dopo l’asportazione dell’utero, può formare un’aderenza con l’intestino cieco. Le aderenze possono ostacolare i movimenti dell’intestino e causare di disturbi digestivi cronici. Si tratta di una complicanza rara, se l’intervento è eseguito da un bravo chirurgo, ma piuttosto fastidiosa.
Dopo i 12 mesi di età per prudenza è consigliabile asportare anche l’utero, insieme alle ovaie. L’azione degli ormoni delle ovaie potrebbe aver già dato il via a un processo patologico che può continuare ad evolvere anche in assenza degli ormoni.
Dai 3 anni di vita, prima di sterilizzare una coniglia è sempre consigliato effettuare un esame radiografico del torace, per verificare che non siano già presenti nei polmoni metastasi del tumore uterino. A questo punto non ci sarebbe nulla da fare e la sterilizzazione sarebbe inutile.
Se si sceglie di adottare una coniglietta, è necessario mettere in conto la sua sterilizzazione a 6-12 mesi di età, prendendo per tempo contatto con un veterinario esperto in conigli.