Le cavie sono roditori altamente sociali per i quali la presenza di compagni della loro specie ha un importanza fondamentale per il loro benessere psicologico. È fortemente sconsigliato tenerle singolarmente, perché è una condizione innaturale e stressante. Anche se non si leccano e non si “coccolano” a vicenda, le cavie hanno bisogno del contatto fisico dei loro simili, un requisito essenziale del loro benessere. Pertanto, la condizione migliore per alloggiare le cavie è di tenerle in coppia o in piccoli gruppi, purché rigorosamente dello stesso sesso. Sono infatti riproduttori prolifici e molto precoci. Per quanto le caviette siano adorabili, la quantità di cavie abbandonate che cercano casa è già notevole ed è sconsigliato riprodurle.
Una precauzione riguarda i maschi: non devono mai essere messi in vicinanza di femmine fertili, perché inizierebbero subito a lottare tra loro per stabilire la gerarchia. È sufficiente esporli all’odore dell’urina di una femmina per destabilizzare il gruppo e innescare conflitti.
Sterilizzare le cavie, si o no?
Se si tengono le cavie in coppie o in piccoli gruppi dello sesso la sterilizzazione diventa superflua. Le cavie sono delicate e nelle femmine l’intervento chirurgico è particolarmente problematico. Inoltre contrariamente alle coniglie presentano un’incidenza molto bassa di tumori o altre patologie dell’utero, anche se tendono a sviluppare cisti ovariche. Nei maschi i tumori testicolari sono molto rari.
Può capitare di acquistare in un negozio una cavietta di poche settimane già gravida, o una coppia in cui il sesso non è stato determinato in modo accurato. Se ci si ritrova con dei cuccioli dei due sessi e non si vuole rinunciare a tenerli, conviene sterilizzare i maschi e lasciare stare le femmine. Nei maschi l’intervento è molto più semplice e vi sono meno rischi di complicazioni. L’intervento deve essere effettuato da un veterinario esperto in piccoli roditori perché sono troppo numerose le differenze anatomiche, di tecnica chirurgica e di protocollo anestetico nella cavia rispetto a cani e gatti.
Comportamenti sociali peculiari delle cavie
Contrariamente a quanto avviene per altre specie di roditori sociali (ad esempio i topi), se una cavia viene separata dal gruppo vi può essere rimessa senza che venga aggredita, a condizione che non presenti odori di una cavia estranea.
Essere separata dal gruppo, ritrovarsi isolata, per una cavia è un evento negativo che causa un aumento degli ormoni dello stress. Al contrario, una coppia di cavie non reagisce negativamente a un cambio di ambiente, grazie alla presenza del compagno. Se per qualche ragione di tipo medico è indispensabile tenere una cavia isolata, dovrebbe poter vedere e odorare il compagno, ad esempio mettendo i due animali in gabbie poste una accanto all’altra.
La società delle cavie
Sono stati condotti molti studi sulla vita sociale delle cavie. Si è osservato che la formazione dei gruppi sociali varia secondo il numero di individui. Se il numero di soggetti è piccolo si forma un gruppo con un maschio dominante, il maschio alfa, che difende tutte le femmine fertili contro gli altri maschi. In gruppi numerosi, le cavie si dividono il territorio formando più gruppi con un maschio alfa e il suo harem che comprende fino a 7 femmine, i cuccioli e alcuni maschi beta, subordinati. Altri maschi (omega) restano esclusi dai gruppi e costretti a vivere solitari.
Se impossibilitati ad allontanarsi dal gruppo, i maschi sottomessi smettono di produrre i tipici feromoni maschili e si comportano come femmine. In questo modo il maschio alfa non cerca di aggredirli e può anche esibire un comportamento di corteggiamento nei loro confronti. I maschi sottomessi vanno allontanati dal maschio dominante per evitare loro uno stress cronico e alloggiati in gruppo, in assenza di femmine.
Le femmine che allattano diventano aggressive se si introduce una nuova femmina, ma la accettano se non sono presenti piccoli. Le femmine di uno stresso gruppo sono estremamente tolleranti dei piccoli delle altre madri della comunità e li allattano come se fossero i loro. Se ci sono cucciolate di età diversa questo può andare a discapito dei più giovani perché possono restare senza latte.
Il padre partecipa alla vita familiare leccando i piccoli e giocando con loro e non sarebbe necessario separarlo, non fosse che la madre può restare nuovamente incinta il giorno dopo il parto. Se ci si ritrova quindi con una coppia fertile, è indispensabile sterilizzare il maschio, tenendo conto che può ancora ingravidare le femmine per alcune settimane dopo l’intervento. E non si deve dimenticare che le cavie possono riprodursi ad appena 3-4 settimane di vita…