La vecchiaia non è una malattia e non deve essere una scusa per non offrire le cure necessarie a un animale anziano. Quando un animale invecchia è più probabile che vada incontro a varie patologie che richiedono trattamenti medici o chirurgici, ma questi problemi possono e devono essere trattati adeguatamente per non provocargli sofferenze e abbreviare la sua aspettativa di vita. Si possono fare molti esempi al riguardo.
Le cagne non sterilizzate vanno facilmente incontro a tumori mammari, che se non asportati in tempo possono diventare enormi, ulcerarsi, infettarsi e richiedere l’eutanasia, oppure possono dare metastasi che invadono i polmoni causando la morte perché l’animale non riesce più a respirare. Anche le infezioni dell’utero (piometra) sono comuni nelle cagne anziane non sterilizzate.
Cani e gatti anziani hanno spesso problemi ai denti: gengive infiammate, denti mobili e radici scoperte, tartaro. Queste condizioni non solo causano dolore cronico ma abbreviano l’aspettativa di vita, in quanto i batteri e le sostanze tossiche che questi producono causano danni agli organi interni (in particolare cuore e reni).
Anche conigli molto anziani possono richiedere anestesie e/o interventi chirurgici, ad esempio per asportare tumori dell’utero (motivo per cui le coniglie andrebbero sterilizzate entro l’anno di vita) o dei testicoli, o limare punte dentali.
L’età di per sé non è mai un fattore che esclude di effettuare un’anestesia, ma lo sono le condizioni generali di salute. Per questo motivo prima di procedere si effettuano esami appropriati. In particolare si possono eseguire esami del sangue e dell’urina, radiografie del torace ed eventualmente un’ecografia al cuore. In questo modo si può verificare quali sono le condizioni di salute e se esistono problemi occulti, e prendere le necessarie precauzioni per minimizzare il rischio dell’anestesia. Con i risultati degli esami si possono valutare rischi e benefici delle procedure da intraprendere. Premettendo che in campo chirurgico e anestesiologico non esiste il rischio zero, la possibilità di togliere una condizione dolorosa, che peggiora la qualità di vita, o di una patologia che la abbrevia, in genere vale il rischio. Oggi esistono protocolli anestetici avanzati e sistemi di monitoraggio che permettono di anestetizzare anche animali molto anziani con il massimo della sicurezza.
La vecchiaia non va neppure considerata una scusa per non fornire cure mediche ad un animale anziano. Con l’età si possono verificare più facilmente problemi di artrite, di insufficienza renale o, nei gatti, di ipertiroidismo. Se un animale anziano continua a dimagrire o si muove più lentamente e con difficoltà o comunque si comporta in modo diverso dal solito non si deve liquidare il problema imputandolo alla vecchiaia. Negli animali anziani le visite veterinarie devono essere effettuate almeno ogni sei mesi. Esami del sangue e dell’urina regolari permettono di identificare precocemente eventuali alterazioni a carico di reni e fegato, il che consente di prendere subito provvedimenti per contrastare il peggioramento. Anche i problemi cardiaci, se rilevati in tempo, possono essere curati con maggior efficacia.
Anche l’alimentazione ha un ruolo importante nel mantenere in salute cani e gatti anziani, che non hanno le stesse esigenze nutritive di un animale giovane, più attivo e con un metabolismo più rapido. La scelta di una dieta specifica per le esigenze di ciascun animale, in base anche allo stato di salute generale e a eventuali problemi, è un grande aiuto per la vecchiaia.
Un animale che ci ha tenuto compagnia per tanti anni ha il diritto di poter avere una vecchiaia serena, con una buona qualità di vita: spetta a voi fare in modo che questo si realizzi. “È vecchio” non deve essere una scusa per trascurare i suoi problemi di salute, ma un incentivo a dargli più attenzioni.