
La longevità nei gatti dipende da molti fattori: il patrimonio genetico del singolo individuo, l’ambiente, l’alimentazione e le cure fornite. La genetica determina il potenziale per la longevità, mentre gli altri fattori determinano la possibilità di raggiungere questa potenziale longevità. Per quanto riguarda la genetica, i gatti “comuni” vivono più a lungo dei gatti di pura razza.
Tra i fattori ambientali determinanti vi è il fatto di vivere esclusivamente in casa oppure di uscire all’aperto, e in particolare se l’ambiente esterno espone il gatto a pericoli (investimenti, avvelenamenti, aggressioni da parte di cani, cacciatori senza scrupoli ecc.). In generale i gatti che vivono solo in casa sono al sicuro da questi pericoli e quindi possono vivere più a lungo. Nei gatti che escono all’aperto la prima causa di morte sono gli investimenti automobilistici, pertanto i gatti che vivono vicino alle strade non dovrebbero mai uscire di casa.
Un altro fattore di fondamentale importanza è la sterilizzazione. Le gatte non sterilizzate sono soggette con elevatissima frequenza allo sviluppo di tumori mammari maligni e a infezioni dell’utero; le gravidanze in età matura comportano rischi elevati di complicazioni mortali. I gatti maschi girovagano esponendosi a gravi pericoli e si azzuffano trasmettendosi malattie virali mortali come la leucemia felina (infezione da virus FeLV) e la sindrome da immunodeficienza felina (infezione da virus FIV). I gatti sterilizzati vivono in media più del doppio di quelli non sterilizzati.
L’alimentazione ha, come nelle persone, una notevole importanza sulla longevità. Il gatto è un carnivoro obbligato, senza necessità di ingerire carboidrati e fibra. La dieta deve essere quindi basata su proteine animali di elevata qualità. In commercio esistono una miriade di marche diverse: è importante evitare quelle più economiche, che per risparmiare sulle materie prime usano come fonte di proteine alimenti vegetali come i cereali. Questi alla lunga causano danni renali che limitano fortemente l’aspettativa di vita del gatto causano insufficienza renale.
Per quanto riguarda le cure, le vaccinazioni regolari, i trattamenti antiparassitari (per i parassiti esterni come le pulci e interni come i vermi), le cure dentali e le terapie in caso di malattie o traumi ovviamente contribuiscono alla salute e alla longevità.
In conclusione, la vita media di un comune gatto di casa sterilizzato e ben alimentato è di 15 anni, ma la potenzialità di vita dei singoli soggetti può superare i 20 anni. Il libro dei Guinnes dei primati cita un gatto del Texas che ha raggiunto l’incredibile età di 38 anni. I gatti randagi raramente superano i 5 anni.
L’età del gatto in rapporto a quella dell’uomo | |
Anni del gatto | Anni dell’uomo |
6 mesi | 12 |
9 mesi | 17 |
1 | 20 |
2 | 24 |
3 | 29 |
4 | 33 |
5 | 37 |
6 | 41 |
7 | 46 |
8 | 50 |
9 | 52 ½ |
10 | 55 |
11 | 58 |
12 | 62 |
13 | 66 |
14 | 69 |
15 | 73 |
16 | 76 |
17 | 80 |
18 | 83 |
19 | 86 |
20 | 90 |
Fonte: Hill’s® |