I cinque sensi del coniglio

5 sensi coniglio

Vista

La vista nel coniglio è un senso assai sviluppato. Questo mammifero è un tipico animale da preda: allo stato selvatico è costantemente in allerta per sfuggire ai predatori, compito che è innanzitutto svolto dalla vista. Gli occhi del coniglio sono molto prominenti e posti lateralmente e questo permette di avere un campo visivo molto ampio, quasi a 360°. L’acuità visiva è  massima sulla linea dell’orizzonte, per la necessità di scorgere da lontano i predatori in avvicinamento.

Per quanto riguarda la visione dei colori, possono distinguere il blu e il verde, ma non hanno la percezione del rosso. La sensibilità alla luce è otto volte superiore a quella umana, permettendo di vedere bene in condizioni di scarsa luminosità, perché è maggiormente attivo all’alba e al crepuscolo.

Udito

Anche l’udito svolge un importante ruolo nella difesa dai predatori: è molto sviluppato e particolarmente sensibile alle alte frequenze. I padiglioni auricolari nel coniglio selvatico sono molto lunghi allo scopo di raccogliere i suoni. I padiglioni auricolari hanno però un’altra importante funzione che non ha nulla a che fare con l’udito, quella della termoregolazione: rappresentano il 12% della superficie corporea e hanno una diffusa rete di vasi sanguigni, che possono restringere o dilatare per conservare o dissipare il calore corporeo. I conigli, infatti, non sudano come noi e non ansimano come i cani se hanno troppo caldo.

Gusto

La lingua del coniglio è ricca di papille gustative, pertanto possiamo supporre che il suo senso del gusto sia molto sviluppato. Allo stato selvatico questo animale deve saper distinguere le piante nutrienti da quelle velenose, cosa che impara ancor prima dello svezzamento. I coniglietti, infatti, durante le prime fasi di vita ingeriscono le feci della madre, da cui non solo ricavano la flora intestinale benefica, ma anche informazioni utili sul tipo di vegetali di cui si è nutrita grazie al loro sapore.

Sicuramente i conigli hanno un debole per i sapori dolci, ghiotti come sono di frutta (che in natura raramente o mai consumano). Sta a noi evitare di farli ingrassare con questo alimento, che va limitato a qualche premio occasionale.

Olfatto

L’olfatto un altro senso molto sviluppato nel coniglio e che gioca un ruolo importante nella vita sociale. Non solo si combina con il gusto per la selezione dell’alimento, ma serve anche alla comunicazione sociale. I conigli possiedono ghiandole che producono particolari sostanze odorose dette feromoni; queste ghiandole si trovano sotto il mento e ai lati dell’ano. Sfregandole sulle superfici i conigli lasciano la loro traccia olfattiva che noi non riusciamo ad avvertire ma che gli altri conigli riescono a “leggere” e interpretare. È per questo motivo che il coniglio di casa sfrega il mento su vari oggetti, come se vi applicasse l’etichetta “questo è mio” o il cartello “qui ci sono io, intrusi alla larga”.

Tatto

I conigli non presentano particolarità rispetto a noi riguardo il senso del tatto sulla superficie corporea, tranne che per strutture specializzate poste sulla testa, le vibrisse (i “baffi” e i lunghi peli sopra gli occhi). Con le vibrisse gli animali riescono a percepire gli oggetti posti intorno alla testa anche al buio, in modo da non battere la testa. Sono sicuramente utili ai conigli selvatici per percorrere in sicurezza le lunghe gallerie sotterranee che scavano per ricavare una tana sicura, probabilmente molto meno utili ai conigli di casa.

Non è vero che le vibrisse sono organi dell’equilibrio e che se tagliate il coniglio non può stare dritto. Se vengono tagliate (ad esempio per la preparazione in caso di un intervento chirurgico sulla testa) non succede proprio nulla. Essendo peli modificati, alla successiva muta cadono e vengono rimpiazzate da nuove vibrisse.

2 pensieri su “I cinque sensi del coniglio

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