Uno dei pericoli più gravi e insidiosi per le tartarughe terrestri è l’attacco da parte di topi e ratti selvatici. Questi roditori sono in grado di rodere gli arti e la corazza e causare lesioni gravi, invalidanti e spesso mortali, anche a tartarughe adulte rinchiuse nel guscio. I poveri e indifesi rettili vengono letteralmente mangiati vivi, perché per istinto quando si sentono aggrediti non conoscono altra difesa che restare retratti nella corazza, diventando facile preda dei roditori affamati.
Queste aggressioni avvengono in due circostanze: durante la notte oppure durante il letargo. Possono verificarsi inaspettatamente, ai danni di tartarughe che hanno vissuto per anni nello stesso giardino senza aver mai subito alcun attacco, oppure ripetersi periodicamente. Questo fatto ci dice due cose importanti. 1. Mai escludere a priori che le tartarughe possano venire aggredite dai roditori (salvo avere dei gatti abili cacciatori). 2. Se vi è stato un attacco una volta, dare per assodato che potrà verificarsi ancora e prendere provvedimenti per evitarlo.
Come tenere le tartarughe al sicuro? La lotta ai roditori non è semplice. L’impiego del veleno è una soluzione discutibile, non fosse altro per il fatto che prima o poi viene ingerito da cani, gatti (persino conigli) innocenti. Il provvedimento più efficace consiste nel ricoverare le tartarughe durante la notte in casa, in una stanza a temperatura ambiente come un garage o una cantina. È sufficiente mettere in una cassetta alla sera, per lasciarle di nuovo all’aperto la mattina. Durante il periodo freddo si può far svolgere il letargo in un ambiente protetto, che può essere tanto all’esterno che in casa. All’esterno serve una casetta a prova di intrusione di roditore, quindi con pareti interrate e una rete sul fondo. Se si fa svolgere il letargo in casa, serve un contenitore isolato posto in una stanza a circa 5°C.
Se malauguratamente si trova una tartaruga ferita dai morsi dei roditori occorre farla visitare subito dal veterinario, anche se le lesioni sembrano troppo gravi. Molte tartarughe con le cure adeguate possono guarire da ferite devastanti e condurre una vita dignitosa anche se perdono parti di arti o di corazza. Se le ferite sono troppo gravi, si dovrà ricorrere all’eutanasia, per risparmiare al rettile ulteriori sofferenze.




Purtroppo, come per ogni ferita, va fatta vedere da un veterinario esperto in rettili. Può avere bisogno di una terapia antibiotica e la ferita va pulita e disinfettata.