Per chi ha dei conigli la sterilizzazione è un tema di grande interesse perché questa procedura è molto importante per la loro salute, ma suscita spesso paura. Penso quindi che sia utile tornare sull’argomento per fare chiarezza.
La sterilizzazione è un intervento chirurgico, eseguito in anestesia generale, che consiste nell’asportare gli organi riproduttivi (i testicoli nel maschio, ovaie ed eventualmente utero nella femmina). È una pratica che si esegue comunemente su cani e gatti di entrambi i sessi, ma non tutti i proprietari di conigli sanno che è altamente consigliata anche per loro animali, e non solo per impedire la riproduzione. La sterilizzazione comporta numerosi vantaggi per i conigli di casa (maschi e femmine) ed è un’importante forma di prevenzione di gravi malattie. Insieme alla corretta alimentazione e alle vaccinazioni, è una delle misure in grado di allungare la vita dei conigli di casa.
Ovviamente, il primo effetto della sterilizzazione è di impedire gravidanze indesiderate e di conseguenza la nascita di numerosi coniglietti, da accudire e accasare. È il caso di una coppia di sesso opposto che vive nella stessa casa. Le coniglie sono estremamente prolifiche e molto precoci e possono restare gravide già a 4-5 mesi di età (talvolta anche prima!). Possono partorire 4-5 coniglietti per volta, e restare teoricamente gravide ogni mese. Le gravidanze continue indebolirebbero la madre e ne accorcerebbero la durata della vita.
È inoltre evidente che risulta poco probabile riuscire ad accudire adeguatamente una tale quantità di animali o di trovare loro una sistemazione affidabile (che non consiste nell’abbandonarli in un negozio per animali, sperando che finiscano in buone mani). Inoltre, i figli a loro volta inizierebbero rapidamente ad accoppiarsi e riprodursi, dando luogo in poco tempo ad una stirpe potenzialmente enorme…
Non si può neppure pensare di tenere nella stessa casa ma separati un maschio e una femmina interi. Ciascuno avvertirebbe l’odore del compagno, e l’impossibilità di raggiungerlo per accoppiarsi li renderebbe molto frustrati.
La sterilizzazione è indispensabile anche nel caso di coppie dello stesso sesso: raramente due maschi o due femmine, se non operati, andrebbero d’accordo, a causa degli ormoni che li rendono territoriali ed aggressivi. I conigli sono animali molto sociali e poter vivere in armonia con uno o più compagni ha un effetto benefico sulla qualità della sua vita.
La sterilizzazione ha un effetto molto positivo sul carattere del coniglio, perché elimina l’effetto negativo degli ormoni sessuali nell’indurre alcuni comportamenti negativi o “ossessivi”. I conigli interi tendono a marcare l’ambiente con feci e urine: raramente utilizzano regolarmente la cassettina, al contrario di quelli sterilizzati che in genere sono molto “educati”. Ciò rende problematico lasciarli liberi per casa, finendo per relegarli tristemente in gabbia. Le femmine difendono strenuamente la “tana” (vale a dire la gabbia) contro l’intrusione umana, e spesso mordono le mani di chi se ne prende amorevolmente cura e offre il cibo o intende fare pulizia. I maschi spesso tendono a montare i piedi o le braccia delle persone in modo fastidioso e ostinato e a spruzzare urina in segno di interesse sessuale. Mentre alcuni maschi non hanno alcuni tipo di comportamento sessuale, altri diventano insopportabilmente insistenti. Nel primo caso il coniglio può anche essere lasciato intero, ma nel secondo caso la procedura rende la vita migliore per tutti.
Nelle femmine la sterilizzazione elimina il problema della cosiddetta falsa gravidanza. La coniglia, anche se non si accoppia, può andare incontro a modificazioni ormonali simili a quelle della gravidanza e comportarsi di conseguenza: si strappa il pelo per fare il nido, le mammelle producono latte, presenta maggiore aggressività per la protezione del territorio. Questi periodi possono essere piuttosto stressanti per la coniglia, e rendere difficile la convivenza con gli umani.
L’aspetto più importante della sterilizzazione riguarda le femmine: le coniglie mature e anziane tendono a sviluppare tumori maligni dell’utero, e la sterilizzazione è il solo modo di prevenirli. Questi tumori, se scoperti in tempo, possono essere trattati con l’asportazione dell’utero e delle ovaie, tuttavia è preferibile operare una coniglia giovane e sana, piuttosto che una anziana con un tumore. A volte queste patologie decorrono senza sintomi apparenti, fino a che provocano metastasi polmonari: a questo punto non è più possibile intervenire e la coniglia è destinata a morire in breve tempo. Poiché i tumori polmonari rendono difficile la respirazione in genere si è costretti a intervenire con l’eutanasia per risparmiare all’animale gravi sofferenze.
È una credenza totalmente priva di fondamento che la sterilizzazione renda l’animale più stupido o pigro: non ha infatti alcuna influenza sull’intelligenza o il carattere, ma solo sull’istinto riproduttivo, inutile o negativo nel coniglio di casa.
Come qualunque procedura chirurgica, la sterilizzazione può comportare rischi e complicanze, ma i benefici che comporta sono sicuramente molto superiori. La cosa importante è affidarsi ad un veterinario esperto nella chirurgia e nell’anestesia del coniglio, poiché vi sono sostanziali differenze anatomiche e fisiologiche rispetto a cani e gatti, che richiedono conoscenze specifiche. Non si deve dimenticare che i progressi in medicina veterinaria ci mettono oggi a disposizione protocolli anestetici molto più sicuri di un tempo.
Buongiorno avrei bisogno di fare una domanda, un coniglio ariete nano maschio, quando diventa adulto?
Il coniglio termina l’accrescimento a 5-6 mesi, ma è in grado di riprodursi già a 3 mesi.
Avrei una domanda sul carcinoma uterino.. A quanto corrisponde il decorso normale di questa malattia? Ho letto che per molto tempo può essere silenzioso e non avere manifestazioni, anche per 12/24 mesi
E’ vero, può decorrere asintomatico per 1-2 anni, a volte la diagnosi si fa quando compaiono le metastasi polmonari e la dispnea.
Buongiorno, vorrei chiedere se la sterilizzazione chimica per una coniglietta può essere una valida alternativa a quella chirurgica, grazie
Uno studio ha dimostrato che, sebbene sopprima la funzionalità ovarica, la sterilizzazione chimica non permette di prevenire alterazioni patologiche dell’utero (iperplasia endometriale ed endometrite); inoltre mancano dati sull’efficacia a lungo termine riguardo la prevenzione dei carcinomi uterini. Non è quindi un’alternativa valida alla sterilizzazione chirurgica.