Perché è sbagliato permettere al cane di mendicare
Se lo si permette, mendicare è un comportamento che quasi tutti i cani che vivono in casa finiscono per sviluppare. Il cane che costantemente e fastidiosamente mendica il cibo dalla tavola non è solo una seccatura per molti proprietari (altri provano soddisfazione ad allungare bocconcini appetitosi), mette anche in pericolo la sua salute.
Mendicare il cibo è una delle cause di obesità e l’ostacolo principale al successo di una eventuale dieta dimagrante. Non dimentichiamo che l’obesità è un grave problema di salute che predispone a diverse patologie e accorcia di anni l’aspettativa di vita. Inoltre spesso il cibo che allunghiamo al cane dalla tavola causa squilibri dietetici, quando non è direttamente dannoso (es. ossa, ritagli grassi, dolciumi).
Un’altra importante ragione per cui non si deve permettere al cane di mendicare è che offrendogli il cibo quando lo richiede rinforza in lui il ruolo di capobranco. Questo può diventare molto pericoloso in cani di grande taglia o potenzialmente aggressivi che, nel caso si vedano rifiutare il cibo che erano abituati a ottenere su richiesta, possono decidere di sfruttare il loro ruolo dominante e prenderlo con la forza. A questo punto la situazione diventa pericolosa e molto più difficile da correggere.
La soluzione c’è
Risolvere il problema, fortunatamente o sfortunatamente, non dipende dalla forza di volontà del cane ma solo dalla determinazione e dalla disciplina degli umani seduti a tavola. Questa cattiva abitudine si può correggere ed eliminare, basta volerlo: il cane non deve ricevere alcuna ricompensa quando mendica il cibo, MAI. Se gli si offre un boccone anche solo una volta su cento, non si fa altro che rinforzare il comportamento, perché gli si insegna che se insiste abbastanza avrà ciò che vuole, gli basta perseverare. Anche il cibo inavvertitamente caduto dalla tavola rappresenta una ricompensa e l’unico modo per evitare questa circostanza è di tenere il cane in un’altra stanza durante i pasti.
Il segreto è nel non cedere: un cane abituato a ricevere premi quando mendica, se non viene più ricompensato aumenterà i suoi tentativi per avere attenzione e pur di liberarci dalla seccatura possiamo essere tentati ad accontentarlo. Non prestargli più attenzione può provocare in noi sensi di colpa, ma dobbiamo superarli pensando ai benefici per la sua salute nel lungo periodo.
Nel caso il cane reagisca ringhiando o con manifestazioni di aggressività diventa opportuno rivolgersi ad un veterinario comportamentalista per risolvere insieme il problema prima che degeneri in un attacco fisico.
Alcuni consigli
Ecco alcuni suggerimenti per facilitare la rieducazione.
- Se possibile fate fare esercizio al cane (gioco, passeggiate, corse) prima dei pasti in modo che poi sia stanco e abbia meno energie per mendicare.
- Non dategli da mangiare una sola volta al giorno ma dividete l’alimento in due pasti e somministrateli prima del pranzo e della cena, in modo che quando voi mangiate sia sazio e abbia meno interesse al vostro cibo.
- Mentre mangiate lasciategli a disposizione un gioco da masticare che duri a lungo, come le ossa finte in nylon o pelle bovina, in modo che si distragga con qualcosa di interessante.
- Addestrate il cane ad andare a comando in un posto specifico della stanza dove restare fermo e buono. Ordinategli poi di andare a cuccia appena inizia a mendicare.
- In casi estremi, se non siete in grado di ottenere obbedienza o non riuscite a resistere, chiudete il cane in un’altra stanza mentre siete a tavola. Questo consiglio vale anche se ci sono membri della famiglia o ospiti occasionali poco disciplinati e dal cuore troppo tenero.
Cosa non fare
È controindicato sgridare, urlare o ricorrere a punizioni fisiche il cane che sta mendicando. L’unico risultato è che capisce di avere la vostra attenzione, rafforzando il comportamento, oppure di indurgli paura di voi, stress, ansia o aggressione.
Prevenire è meglio
Quando si adotta un cucciolo o anche un cane adulto è facile prevenire il problema se eviteremo fin dal primo giorno di allungargli bocconi dalla tavola, senza alcuna eccezione. È importante che tutti i membri della famiglia, in particolare i bambini, siano consapevoli dell’importanza di non iniziare e favorire questo tipo di comportamento. Il cucciolo deve essere addestrato a restare tranquillo in un punto specifico mentre il resto del branco umano è a tavola. Quando ha appreso a comportasi bene, finito il pranzo o la cena il cucciolo va compensato con lodi, coccole e può ricevere il suo pasto. Mangiare per ultimo, dopo il/i capobranco, è un comportamento naturale e istintivo che il cucciolo accetterà senza problemi, sentendosi ben inserito nel suo branco umano nella giusta posizione gerarchica, l’ultimo posto.